“Tre poesie” di Serenella Menichetti

SOPORIFERI SIBILI

Moltitudine di ragni
intrico di ragnatele.
Arcigni pipistrelli sulla rastrelliera
ricamano cigni e rospi.
Criptici ratti rosicano scorpioni in cravatta
Dallo sfiancato perone uno scarafaggio
raggiunge la tibia.
L’urlo sale sullo scaffale delle crisalidi
invade la pupilla e plana sulla vena oculare.
Siamo carne e ossa.
Bollire lentamente con verdure.
Filtrare per la separazione.
Brodo primordiale morde veloci bradipi
Polimeri limitano meridiani nel meriggio.
Branchie borbottano lentamente brandendo
spade di madrepore.
L’esercito delle tonsille purulente sparge streptococchi.
E noi subdolamente subiamo soporiferi sibili.

REIGN IN BLOOD

Voglio
Una mannaia di pura adrenalina
Tagliare la testa alla noia
Al buio come boia.
Sette cornate per infilzare
reggiseno bianco.
Tette al silicone scoppiare.
Amo
REIGN IN BLOOD
Guardo
Schegge di tanga rosso
impantanate in paludi di sperma.
Corpi tormentati appiccicati a mura
sbilenche d’un sottopasso sballato.
Stupri abominevoli imbrattare
atomi d’aria.
Teste meste galleggiare nel mosto
d’urina putrescente.
Senza salvagente.
Sangue rappreso .
Appeso
Tra ragni e ragnatele.
All’albero di ciliegie di questa Babele.
REIGN IN BLOOD
Voglio
Scavalcare il muro con in corpo
tre kili di coca. Luce fioca.
Vida loca. voce roca.
Cadere nel fossato dove ogni senso
è sfrenato!
E poi morire.
Morte lenta – Violenta – sanguinolenta.
E REIGN IN BLOOD ANCORA REIGN IN BLOOD FINO ALLA FINE REIGN IN BLOOD

VIAGGIO ALTRO

Il treno corre sulle rotaie.
Urge raggiungere l’oscura meta che mi abita.
La sento nello stridio delle ossa
e nell’intenso pulsare delle vene

Avvolta nel lucore lattiginoso d’una luna ammalata
M’inoltro nelle fosche gallerie del mistero
Dove il tempo degli orologi molli si dilata.
La memoria schizza coaguli dalle vene indurite.
La verità dell’istante nuota in una melma viscosa.

Volti dai sorrisi mozzati a rami appesi.
Croci annerite e lorde di sangue.
Da corpi violati si alza esplosione di singulti.
In fondo dove il nero s’incupisce:
mucchi d’involucri d’organi sguarniti.

Uomini senza tempo danzano
intorno ad un fuoco dove la vittima arde
con sfrigolio di carne bruciata.

Odore animale ammorba il tempo.
In macabro rituale
uomini scambiano calici di sangue.

La corruzione posa auree corone
sui capelli tinteggiati dell’orrore.

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