“inciampo#2” e “inciampo#3” di Cristina Pasqua

rifiuto

inciampo#2

rebbi di luce minano la tovaglia quando apri la bocca e pensi e serri le mandibole e ti soffermi sul boccone – composto, ordinato, in punta di forchetta –, mentre un aeroplano ricama una traiettoria di mani che grattano l’aria, si fingono amiche, ma tu lo sai che sganciano bombe e devi tenere la bocca ben chiusa, le labbra strette, il diniego a far entrare qualsiasi cosa da fuori, che sia cibo, che siano parole.

male

inciampo#3

una rosa è una rosa è una rosa ma le foglie ammorbate di malbianco macchiano anche la mia pelle, s’aggrumano sulle braccia, infestano le gambe, e pensieri di latte formicolano mentre una vaga nebbia di cenere non dissipa, intralcia invece l’avanzare dell’oidio, benché l’aceto, nonostante l’acqua, seppure me.

Fotografia dell’autrice.

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